martedì 19 ottobre 2010

Gita Arancio



di Giusy Di Fiore

Oggi si parte! Si evade dalle quattro mura domestiche per una gita all’aria aperta. La scusa è una splendida escursione organizzata dall’asilo che frequentano le piccoli pesti delle Amiche & Friends, con relativo pranzo in agriturismo. Quale occasione migliore per godersi l’aria pulita, il sole ed una giornata davvero fuori dal solito tran tran!
Ore 8.00 del mattino: appuntamento alla stazione. Mi accoglie un’orda allegra e rumorosa di bimbi e genitori eccitati per quest’avventura che ci aspetta. Per arrivare puntuale la sveglia suona alle 6.30, devo rendere presentabile me stessa; nutrire, cambiare, vestire il piccolino (4 mesi); prepara colazione, antibiotico, aerosol, pipì, lava, vesti il mio “compagno di gita” (3 anni).
Tutti in carrozza! È arrivato il nostro treno: che gioia osservare gli occhi del mio piccolo ometto pieni d’emozione. Per non parlare della sottoscritta, che dimentica totalmente il malessere che le provoca qualsiasi oggetto in movimento e si tuffa in una animata discussione con la Friend seduta di fronte a noi. Entrambe siamo più eccitate dei nostri bimbi. Quante cose che abbiamo da raccontarci! Eccezionalmente oggi “Amiche & Friends” va in trasferta!
In mezz’ora siamo arrivati, afferro il cellulare per avvertire il resto della famiglia che siamo arrivati: non c’è campo! Praticamente isolati dal mondo … io e la Friend ci guardiamo negli occhi: MERAVIGLIOSO! Usciamo dalla stazione, giriamo l’angolo e si aprono i cancelli della fattoria. Che posto carino, rustico e verdeggiante.
I bimbi cominciano a scatenarsi, gli adulti pregustano le leccornie che esalteranno i loro palati. Infatti, ecco arrivare i primi vassoi, presi letteralmente d’assalto non appena toccano il tavolo. Pane casereccio condito con semplicità e per questo di una squisitezza straordinaria. Ma quante fette ne avrò mangiate??!! Dopo tutto, ditemi cosa c’è di più buono di una fetta di pane caldo con un filo d’olio sopra?! Il profumo che sprigiona è inebriante, l’olio mi unge le mani e mi sento felice come una bambina.
Evviva, il pomodoro tagliato a pezzettini piccoli piccoli! In questo modo, mentre addento la bruschetta non vado perdendo il condimento per strada. L’estate è ormai passata, ma il sughino del pomodoro che inzuppa il pane mi riporta a sensazioni e sapori che solo questo periodo dell’anno mi da. Chiedo alla Friend il suo parere sulla crema di olive grossolana che condisce le altre bruschette, per me poco sapida, ma mi scanso immediatamente perché a poco addenta pure me nella foga del suo tremendo appetito.
Cespugli di lavanda, il pergolato, robusti tavoli di legno e sedie impagliate: una cornice perfetta a questo cibo genuino che mi rimette in pace col mondo, insieme allo “sfincionello” alla palermitana che hanno appena sfornato. Non ci sono commenti che possano descrivere la morbidezza della pasta, la scioglievolezza della salsa che si amalgama all’olio e si completa con la dolcezza della cipolla. Dico solo che la mia friend, miss sartorialist per intenderci, ne trangugia una decina di pezzi.
Tutto è genuino, naturale, pieno di gusto. Semplice e familiare. Gli ingredienti si sposano amabilmente. In particolar modo mi colpisce la croccantezza del pesto che si sposa con la morbidezza della zucchina (il tutto esaltato dalla fresca mentuccia) dei miei tortiglioni.
Sotto le fronde dell’albero di carrubo o sedute sul tronco di un vecchio pino, immagazziniamo gli odori, le immagini, le sensazioni che questa giornata così “bucolica” ci sta regalando. Scolpite nella memorie, facciamo tesoro di queste ore in piena libertà, lontane da tutto ciò che è la nostra quotidianità. Alla fine, stanche ma terribilmente felici, di nuovo sul treno: home sweet home.

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