martedì 5 ottobre 2010

Mangia, Prega, Ama



di Piera Palermo


Che delusione….l’unica nota positiva sul film? E’ stato pubblicizzato con così largo anticipo che ho potuto idealizzarlo talmente tanto da essermi fatta un film da sola! Ho così compreso sulla mia pelle il concetto di “ti sei fatta un film”!
E dire che io e la mia friend abbiamo fatto i salti mortali per riuscire ad arrivare puntuali al cinema. Ore e ore perse nell’organizzare mariti, madri e figlioletti, a preparare la cena in anticipo e infilarla nel frigo…insomma abbiamo studiato tutto a regola d’arte per goderci le nostre 2 ore e mezza d’evasione….e invece, vi anticipo subito che purtroppo non ne è valsa la pena.
La trama era proprio quella di un’eroina, lei la donna che realmente nella vita ha il coraggio (e ce ne vuole da vendere) di mollare tutto per inseguire i propri sogni in giro per il mondo. Da quando sono bambina anch’io ho un posto segreto dove raccolgo ritagli di giornali, libri e guide di luoghi incantevoli del mondo, nutro dentro me il desiderio della partenza, della scoperta e della libertà.
Il mio freno, le mie catene le ho messe al mondo, ho quello che nel film l’amica chiama “il tatuaggio in faccia” (gran brutta espressione, io al limite l’ho fatto nel cuore), ma lei no, la Roberts non ha una responsabilità così grande, lei può.
Così mi illudo di andare al cinema, sedermi sulla mia bella poltroncina, per vivere attraverso lei quel senso di libertà che io non posso concedermi il lusso di sperimentare.
E invece…un po’ tutto: i dialoghi, le scene, le situazioni hanno quel non so che di pietoso che stimolano la voglia di alzarmi prima della fine del film, uscire dalla sale per tornarmene nella mia bella realtà.
Pensavo di andare al cinema per conoscere la storia di una donna intelligente, una coraggiosa, una volitiva ed invece passa l’intero anno in giro per il mondo a piangersi addosso per i sensi di colpa che non l’abbandonano.
Alla fine il vincitore sembra proprio il marito abbandonato che gira felice per le strade di New York con la compagna ed un bel frugoletto biondo nel marsupio, felice per essersi tolto dalle scatole quella piagnona della Roberts.
Cosa mi resta? La luce, i paesaggi, le atmosfere e le strade di Bali, le sole scene che meritano il pagamento del biglietto, ma a questo punto tanto valeva preparare una buona pizza fatta in casa con la mia friend, come quella che la Roberts nel film mangia a Napoli, ed entrare con tutta calma direttamente alla fine del secondo tempo!


(Mangia, Prega, Ama di Ryan Murphy. Con Julia Roberts, Billy Crudup, Javier Bardem, Tuva Novotny. USA 2010. Sony Pictures. Al Cinema)

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